L'ARCA : il culto,le potenzialità,il
significato simbolico (a cura di
Marisa Uberti)
Nella Bibbia, nel Libro dell’ESODO, vi
è la descrizione della ‘costruzione’dell’Arca
da parte di Mosè,su ordine di Jahweh,
per stabilire un'Alleanza tra Dio e il suo popolo. Si stabilisce,in modo
tangibile, un 'ponte' tra il Trascendete e l'Immanente(Cielo e Terra).
Alcuni autori hanno creduto,però, di scorgere,dietro le quinte dell'Arca,
e quindi di tutti gli ‘strumenti’ appartenenti alla tradizione ebraica,
delle 'tecnologie' che,viste alla luce delle nostre conoscenze attuali-
potrebbero suggerire un'ipotesi di lettura 'diversa',e sicuramente
...eretica!
Mi sono resa anche conto che l'ARCA racchiude simbolismi che sono alla
radice di tutte le grandi religioni Iniziatiche,se solo si utilizza la
giusta chiave di lettura. Quindi, se nella prima sezione ci addentreremo
nelle interpretazioni più entusiasmanti e 'tecnologiche',nell'ultima
sezione si cercherà di penetrare nel suo significato esoterico.
Ma andiamo con ordine.
Mosè esce dall'Egitto in epoca ancora
imprecisata dopo che aveva scagliato terribili piaghe su quel Paese, reo di
detenere in schiavitù il popolo Ebreo e di non permettergli di partire per
praticare il proprio culto religioso. Che gli Ebrei fossero schiavi in
Egitto è cosa totalmente smentita dagli storici e dagli egittologi
Chi fosse MOSE' e da dove provenisse il nuovo culto imperniato sul monoteismo è argomento di discussione affascinante e,per molti versi,
controverso. Su questo personaggio davvero enigmatico si sono spese parole a
fiumi e sono stati scritti moltissimi libri: chi ritiene fosse realmente la grande
guida degli Ebri verso la terra Promessa, un uomo timoroso di
Dio e insicuro dei propri mezzi; altri lo ritengono un astuto
mago che in Egitto avrebbe appreso le arti magiche per far presa sul
popolo ed indurlo a seguirlo e ad obbedirgli,naturalmente in nome di un Dio
attraverso il quale operava i 'prodigi'; altri ancora lo ritengono Egiziano
a tutti gli effetti e non Ebreo e lo identificano con il faraone
Akhenaton
(il
faraone eretico che soppresse -attorno al 1350 a.C.- il politeismo e tutti i
relativi Templi - per far emergere il dio unico, Aton, il Sole).
Come Mosè, anche il re babilonese Hammurabi
ricevette i simboli della legge da un dio(del Sole).Le sue vicende sembrano
posteriori di circa un secolo a quelle di Abramo e il suo 'Codice'
illumina molto le storie dei Patriarchi.
Come stiàno realmente le cose riguardo al Mosè biblico non
possiamo attestarlo con certezza,mancando documenti comprovanti una tesi o
l'altra. La fede cristiana porta a considerarlo come il legislatore e
profeta che viene descritto nel Vecchio Testamento,che parla e agisce a nome
di Dio, il pontefice consacrante.Ma il Testo Sacro rivela una sequenza
di 'anomalìe'che è interessante notare in proposito. Incerte sono le
date dell'Esodo, come e dove potè effettivamente attraversare il Mar Rosso;
si ignora il luogo effettivo dove Mosè avrebbe ricevuto le tavole della
Legge(il Monte Oreb è il Sinai o Har Karkom?), dove si stanziò con tutto
il popolo Ebraico e per quanto tempo.E infine ignoriamo come mai la
sua tomba sia stata dimenticata.
DAL LIBRO DELL'ESODO:
L'ORGANIZZAZIONE DEL CULTO
Le offerte per il Santuario-Il Signore
così parlò a Mosè:" Dì ai Figli d'Israele che mi facciano
un'offerta;e voi accetterete questa offerta per me da ognuno che sia mosso
dal proprio cuore.Tale offerta consisterà in oro,argento e bronzo;panno
violaceo, porpora e scarlatto, bisso e pelo di capra;pelli di montoni tinte
di rosso e pelli di tasso e legni d'acacia; olio per il candelabro,aromi per
l'olio usato nelle unzioni e per l'incenso profunamto;pietre d'onice e
pietre da incastonare,per l'efod e per il pettorale.Poi mi facciano essi un
santuario sì che io abiti in mezzo a loro:e me lo farete del tutto conforme
al modello del Tabernacolo e di tutti i suoi arredi,che io ti mostrerò."
L'Arca e il propiziatorio-"Farai dunque un'Arca
di legno d'acacia,lunga due cubiti e mezzo,larga un cubito e mezzo e alta un
cubito e mezzo. La rivestirai d'oro puro,di dentro e di fuori; e le farai
tutto intorno,nella parte superiore,una cornice di oro.farai fondere
per l'Arca quattro anelli d'oro e li fisserai ai quattro piedi di essa:due
da un lato e due dall'altrop.farai delle stanghe di legno d'acacia,e le
ricoprirai d'oro;fari passare negli anelli,ai lati dell'Arca,le stanghe che
serviranno a portarla.Le stanghe rimarranno fisse negli anelli dell'Arca e
non verranno rimosse.Porrai quiandi nell'Arca la testimonianza che io ti darò.
Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro;
avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai
due cherubini d'oro battuto: li farai lavorati a martello sulle due
estremità del coperchio. Fà un cherubino ad una estremità e un cherubino
all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio
alle sue due estremità. I cherubini avranno le due ali aperte verso l'alto
in atto di coprire il propiziatorio, proteggendolo; saranno rivolti l'uno
verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il
coperchio.Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'Arca e collocherai
nell'Arca la Testimonianza che io ti darò.Lì io
mi incontrerò con te: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo
ai due cherubini che saranno sull'Arca della Testimonianza, ti darò tutti
quegli ordini che tu dovrai comunicare ai figli d' Israele.(Esodo,25.1-25.22)
Gli Ebrei,per il Tabernacolo e il suo arredamento,si sono serviti del
cubito usato in Egitto,molto probabilmente,dove avevano dimorato per secoli.
Gli Egizi usavano due cubiti: -quello popolare
o comune che corrisponde a 44 cm e quello grande
o reale che equivale a 52 centimetri. E'più
probabile che sia stato utilizzato il cubito grande,dagli Ebrei,ovvero poco
più di mezzo metro. L'ARCA era il segno della
presenza di Dio in mezzo al suo popolo.Il suo coperchio
o propiziatorio rappresentava una sorta di trono
di Dio,dal quale Egli ascoltava le
preghiere del suo popolo e dava i suoi ordini.
La Testimonianza sono le Leggi scritte sulle Tavole di pietra che
esprimono la volontà di Jahvè e la Sua alleanza
con il popolo d'Israele. Ma sorgono spontaneamente alcune domande:
Perchè Dio avrebbe dovuto servirsi di uno 'strumento'per sentire e
per impartire i Suoi ordini? Come è possibile che un Entità 'immateriale',Spirituale
abbia necessità di un 'apparecchio'fisico? Come è possibile che Dio,Entità
Suprema e Principio Universale,si impegni in descrizioni particolareggiate
sulle modalità di costruzione degli oggetti che sarebbero serviti per il
Suo culto? E perchè era così importante che venisse fatto in
'una'determinata foggia,con determinate misure,forme,materiali? Leggendo
alcuni passi biblici,parrebbe trattarsi di un Entità che
'comunica'verbalmente con Mosè,che usa una voce,una lingua a lui
comprensibile,e che comprende a sua volta,con regolari organi di senso.Tanto
che non richiede una comunicazione 'spirituale',un contatto psichico ma un
vero e proprio 'apparato' ricevente e trasmittente!
Le ipotesi chiamiamole 'extra religiose'sono numerose:il professor
Mario Pincherle,in un suo libro intitolato"Il Vangelo di Gesù
Bambino" suppone che all'interno dell'Arca potesse celarsi il
ministro/inserviente di Mosè,Giosuè,e che la stessa fungesse pertanto da
'megafono' .I due cherubini avrebbero avuto la funzione di 'amplificatori
acustici'mediante i quali Mosè forniva i suoi ordini al popolo d'
Israele.Il popolo,infatti,forse non avrebbe mai seguito Mosè in questa
'emigrazione' solamente ascoltando i suoi sermoni.Avevano bisogno di 'segni',di
fenomeni straordinari che comprovassero che egli non agiva da solo ma per
ordine di 'qualcuno'molto più in Alto di lui. Mosè usciva dall'Egitto e
con buona possibilità possiamo dire che egli aveva potuto apprendere
usi,costumi,arti magiche, le Conoscenze Esoteriche,le capacità
taumaturgiche, le modalità di culto che ivi si svolgevano. Il popolo
Egiziano seguiva il Faraone considerandolo un dio in terra,riconoscendone la
natura divina.Mosè era un taumaturgo,un profeta che -parlando 'attraveso
Dio-avrebbe potuto ottenere di essere ascoltato e obbedito.Ma a quale
scopo?Con quale intento? E con quali mezzi intese farlo? Basta ,ad
ogni modo,leggere la Bibbia per potersi accorgere a quale prezzo gli Ebrei
riusciranno a conquistare la Terra Promessa.
Altra ipotesi che riguarda l'Arca è quella del rabbino Mochè
Levine il quale ne"Le Tabernacle"(che il dr.Roberto
Volterri ha recentemente ripreso nel libro "Narrano antiche
cronache-Ricordi dal...futuro" e nel più recente "Archeologia
dell'Impossibile" edizioni Hera)è che essa, in base al
racconto Biblico, è assimilabile ad un condensatore elettrico costituito da
due armature(l'oro dentro e fuori) separate da un dielettrico(il legno)..Nella
fotografia si vede una ricostruzione di come poteva essere costituita l'Arca
dell'Alleanza:tre elementi così ripartiti;una struttura interna in oro
puro,che è un ottimo conduttore di elettricità; uno strato intermedio in
legno d'acacia(ottimo isolante),e un altro strato di oro come rivestimento
esterno.
Tale condensatore sarebbe stato in grado di accumulare grandi quantità
di energia statica,a volte anche pericolosa.L'Arca,infatti,in alcune
cicostanze si rivela un micidiale strumento di morte.Perchè?
"Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno(nel
Tabernacolo) poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si
manifestò a tutto il popolo. Un fuoco uscì dalla
presenza del Signore e consumò sull'altare l'olocausto e i grassi; tutto il
popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con la faccia a
terra.(Levitico,9.23-24)
Gravità delle irregolarità. Nadab e Abiu-Ora Nadab e
Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il
fuoco e il profumo e offrirono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che
il Signore non aveva loro ordinato. Ma un fuoco si
staccò dal Signore e li divorò e morirono così davanti al Signore. Allora
Mosè disse ad Aronne: "Di questo il Signore ha parlato quando ha
detto: A chi si avvicina a me mi mostrerò santo e davanti a tutto il popolo
sarò onorato". Aronne tacque".(Levitico 10,1-3)
Nadab e Abiu erano i figli maggiori di Aronne; essi offrirono un
sacrificio ammesso,ma con materia proibita,e cioè con fuoco tolto
dall'altare.Per questo meritevoli di morte o perchè incautamente avevano
toccato la 'macchina'e una scarica elettrica li fulminò all'istante?
In Giosuè,3,3 viene specificato di mantenersi ad una considerevole
distanza;quando il popolo si appresta a passare il fiume Giordano "Giosuè
si mise all'opera di buon mattino; partirono da Sittim e giunsero al
Giordano, lui e tutti gli Israeliti. Lì si accamparono prima di
attraversare. Trascorsi tre giorni, gli scribi passarono in mezzo
all'accampamento e diedero al popolo questo ordine: "Quando vedrete
l'arca dell'alleanza del Signore Dio vostro e i sacerdoti leviti che la
portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; ma
tra voi ed essa vi sarà la distanza di circa duemila cùbiti*: non
avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché
prima d'oggi non siete passati per questa strada". Poi Giosuè disse al
popolo: "Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie
in mezzo a voi". Giosuè disse ai sacerdoti: "Portate l'arca
dell'alleanza e passate davanti al popolo". Essi portarono l'arca
dell'alleanza e camminarono davanti al popolo.
*duemila cubiti corrispondono a circa 1 chilometro.
E ancora in "Samuele 2"( 6,1-11):
L'Arca di Gerusalemme-"Davide radunò di nuovo
tutti gli uomini migliori d'Israele, in numero di trentamila. Poi si alzò e
partì con tutta la sua gente da Baalà di Giuda, per
trasportare di là l'Arca di Dio, sulla quale è invocato il nome, il nome del
Signore degli eserciti, che siede in essa sui cherubini. Posero l'arca
di Dio sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadàb che era sul
colle; Uzzà e Achìo, figli di Abinadàb, conducevano il carro nuovo: Uzzà
stava presso l'arca di Dio e Achìo precedeva l'arca. Davide e tutta la casa
d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e
con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali. Ma quando furono giunti all'aia di
Nacon, Uzzà stese la mano verso l'arca di Dio e vi si
appoggiò perché i buoi la facevano piegare. L'ira del Signore si
accese contro Uzzà; Dio lo percosse per la sua colpa ed
egli morì sul posto, presso l'arca di Dio. Davide si rattristò per il
fatto che il Signore si era scagliato con impeto contro Uzzà; quel luogo fu
chiamato Perez-Uzzà fino ad oggi. Davide in quel giorno ebbe paura del
Signore e disse: "Come potrà venire da me l'Arca del Signore?".
Davide non volle trasferire l'arca del Signore presso di sé nella città di
Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. L'Arca del Signore
rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gat e il Signore benedisse Obed-Edom e
tutta la sua casa".
I cherubini sono figure angeliche misteriose
di spiriti che Dio aveva messo a guardia del Paradiso
terrestre(genesi,3,24);qui stanno ad adorare il trono di Dio,raffigurato
dall'Arca.Dobbiamo forse raffigurarceli come i geni
alati che presso gli Egiziani circondavano la divinità.La S.Scrittura
li nomina sovente(Salmo 80(79),1; 1 Re, 6.23-28; Ez.1 e 10,ecc.
(ricostruzione). Le ali dei due cherubini farebbero pensare a due elettrodi
contrapposti con la funzione di 'scaricare'l'elettricità statica accumulata
dal 'condensatore'.
Quel che incuriosisce maggiormente è che Javhè proprio tramite questo
'coperchio' parla a Mosè o al Gran Sacerdote,da
lui nominato(il Cohen).Perchè manifestala Sua kabod,o gloria,proprio da qui ?
La tenda-Mosè a ogni tappa prendeva il Tabernacolo e lo piantava
fuori dell'accampamento, ad una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva
chiamata tenda del convegno; appunto a questa
tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse
consultare il Signore.
Quando Mosè usciva per recarsi al Tabernacolo, tutto il popolo si alzava
in piedi, stando ciascuno all'ingresso della propria tenda: guardavano
passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda del convegno. Quando
Mosè entrava nel Tabernacolo, scendeva la colonna di nube e restava
all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. Tutto il
popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e tutti
si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda. Così
il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo ministro, il
giovane Giosuè, figlio di Nun, non si allontanava dall'interno del
Tabernacolo.[Esodo 33,7-11]
"Quando Mosè entrava nella tenda del convegno
per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del
coperchio che è sull'Arca della testimonianza fra i due cherubini; il Signore
gli parlava".(Numeri 7,89).
Quasi fosse una sorta di 'trasmittente'ante-litteram?
L'Arca stava nel Tabernacolo che era un tenda ben diversa da quelle del
popolo,per il materiale utilizzato e per la sua forma.Trattandosi della tenda
del Dio d'Israele,doveva rifletterne in qualche maniera la Maestà.Le varie
pareti erano fatte di assi di legno,rinforzate con traverse ed erano solo
tre:la settentrionale,la meridionale e l'occidentale.Ad oriente vi era l'ingresso,senza parete,ma con una maestosa tenda,simile a quella che
divideva il Santo dal Santissimo.Questa tenda era retta da quattro
colonne e divideva l'interno del Tabernacolo in due parti: quella anteriore
era detta il Santo e comprendeva una zona(mensa)
in cui erano deposti i dodici pani di
presentazione,un'altra dove vi era il candelabro a sette braccia(Menorah)e tra l'una e l'altra il piccolo
altare dei profumi su cui bruciava l'incenso al mattino verso le 9 e il
pomeriggio verso le 15 di ogni giorno.
In questa parte entravano i sacerdoti incaricati ma non i leviti,i loro
aiutanti.La parte posteriore al Tabernacolo,la più interna, era detta Santo
dei Santi o Santissimo e vi si conservava l'Arca dell'Alleanza,coperta
dal propiziatorio. In questo luogo poteva entrare solo
il sommo sacerdote e soltanto nella festa dell'Espiazione,in cui vi
entrava tre volte per i riti prescritti.
L'altare dei sacrifici era all'aperto,nel cortile.Aveva quattro corni di
bronzo ai lati che significavano forza e maestà.Nell'atrio attorno al
Tabernacolo vi era anche una conca o vasca per le purificazioni rituali.
Una tesi interessante riguarda le possibili proprietà dell'Arca di
comportarsi da 'accumulatore orgonico',che
avrebbe sfruttato non l'energia statica ma un tipo di energia chiamata 'orgonica'.In
tale contesto risalterebbero in maniera diversa gli altri 'accessori'e
apparati di cui era corredato il Tabernacolo,soprattutto se si pensa che
all'interno dell'Arca la verga di Aronne germogliò.Cosa era successo?
E'possibile un'influenza da parte del 'contenente'sul 'contenuto'? Nell'Arca
erano contenuti,vale la pena ricordarlo,le Tavole della Legge,una giara
d'oro contenente la manna e la verga di Aronne.
Il fatto che,come descritto nei passi biblici, vi erano coperture di
pelli di lana poste sulla Tenda del Convegno(il Tabernacolo) che custodiva
all'interno l'Arca, potrebbero avere avuto la funzione di 'coibentare'l'intera
struttura facendo sì che si creasse un equilibrio termico necessario al
corretto funzionamento degli 'accumulatori orgonici'?
Sono già sconfinata in un campo non propriamente 'ortodosso' ma vale
la pena approfondire, per chi ne sentirà l'esigenza, l'argomento legato
all'energia
orgonica e al suo 'scopritore',lo psichiatra Wilhelm
Reich.
(l'immagine ricostruisce lo
schema di un accumulatore orgonico).
Gli abiti dei sacerdoti- "Tu fà
avvicinare a te tra gli Israeliti, Aronne tuo fratello e i suoi figli con
lui, perché siano miei sacerdoti; Aronne e Nadab, Abiu, Eleazaro, Itamar,
figli di Aronne.Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che
esprimano gloria e maestà. Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti,
ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di
Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio
onore. Ed ecco gli abiti che faranno: il pettorale e
l'efod, il manto, la tunica
damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne
tuo fratello e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio
onore. Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e
bisso.(Esodo,28,1-5)
L'efod- "Faranno l'efod con oro,
porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto,
artisticamente lavorati. Avrà due spalline attaccate alle due estremità e
in tal modo formerà un pezzo ben unito.La cintura per fissarlo e che sta
sopra di esso sarà della stessa fattura e sarà d'un sol pezzo: sarà
intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso
ritorto. Prenderai due pietre di ònice e inciderai su
di esse i nomi degli Israeliti: sei dei loro nomi sulla prima pietra e gli
altri sei nomi sulla seconda pietra, in ordine di nascita. Inciderai
le due pietre con i nomi degli Israeliti, seguendo l'arte dell'intagliatore
di pietre per l'incisione di un sigillo; le inserirai in castoni d'oro.
Fisserai le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre che ricordino
presso di me gli Israeliti; così Aronne porterà i loro nomi sulle sue
spalle davanti al Signore, come un memoriale. Farai anche i castoni d'oro e
due catene d'oro in forma di cordoni, con un lavoro d'intreccio; poi
fisserai le catene a intreccio sui castoni.(Esodo,28,6-14)
Il Pettorale-Farai il pettorale del giudizio, artisticamente
lavorato, di fattura uguale a quella dell'efod: con oro, porpora viola,
porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. Sarà quadrato,
doppio; avrà una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. Lo
coprirai con una incastonatura di pietre preziose,
disposte in quattro file. Una fila: una
cornalina, un topazio e uno smeraldo: così la prima fila.
La seconda fila: un turchese, uno zaffìro e un berillo. La terza fila: un
giacinto, un'àgata e un'ametista. La quarta fila: un crisòlito, un ònice
e un diaspro. Saranno inserite nell'oro mediante i loro castoni. Le
pietre corrisponderanno ai nomi degli Israeliti: dodici,
secondo i loro nomi, e saranno incise come sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici
tribù. Poi farai sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro
d'intreccio d'oro puro. Farai sul pettorale due anelli d'oro e metterai i
due anelli alle estremità del pettorale. Metterai le due catene d'oro sui
due anelli alle estremità del pettorale. Quanto alle due altre estremità
delle catene, le fisserai sui due castoni e le farai passare sulle due
spalline dell'efod nella parte anteriore. Farai due anelli d'oro e li
metterai sulle due estremità del pettorale sul suo bordo che è dalla parte
dell'efod, verso l'interno. Farai due altri anelli d'oro e li metterai sulle
due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del
punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. Si legherà il
pettorale con i suoi anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di
porpora viola, perché stia al di sopra della cintura dell'efod e perché il
pettorale non si distacchi dall'efod. Così Aronne porterà i nomi degli
Israeliti sul pettorale del giudizio, sopra il suo cuore, quando entrerà
nel Santo, come memoriale davanti al Signore per sempre. Unirai
al pettorale del giudizio gli urim e i tummim. Saranno così sopra il
cuore di Aronne quando entrerà alla presenza del Signore: Aronne porterà
il giudizio degli Israeliti sopra il suo cuore alla presenza del Signore per
sempre.(Esodo,28.15-30)
L'efod era il vero
distintivo del Sommo sacerdote e aveva forma di uno scapolare fatto di due
pezzi di stoffa di cui uno scendeva dietro tra le spalle e l'altro davanti
sul petto,riuniti sui lati da due strisce,tipo spalline.
Il pettorale o razionale era
una borsa quadrata,fatta da due pezzi sovrapposti.Si
dice del giudizio perchè il Sommo Sacerdote di là traeva le risposte per
decidere le questioni di maggior importanza mediante due pietre chiamate
URIM E TUMMIM.Sul pettorale erano incastonate 12 pietre preziose con
i nomi delle 12 tribù d'Israele.Il Pettorale,mediante due catenine o
cordoncini d'oro,veniva fermato in alto,ai due lati dell'efod(o spalline)e
pendeva così sul petto del sacerdote come una borsa.Camminando non
dondolvaa nè sbatteva sul petto del Gran Sacerdote o
Cohen,perchè era fermato in basso dall'efod mediante un cordone
violaceo che passava in due anelli attaccati alla perte inferiore del
pettorale stesso e in altri due attaccati all'efod. (ricostruzione del Pettorale del Cohen,con il quale questi poteva
comunicare con Jahweh).
Gli Urim e i Tummim etimologicamente
pare significhino 'luce e integrità',ma è incerto
che cosa fossero.Sembra tuttavia trattarsi di due
pietre, di vario colore e forma, donde il Sommo
Sacerdote(non con culto superstizioso,secondo i redattori Biblici, ma con il
divino aiuto) traeva le risposte da comunicare per il bene del suo popolo.Ma
che cosa rappresentavano? Nessuno lo sa spiegare.
Usando una chiave interpretativa 'alternativa' possiamo
chiederci in quale maniera Dio potesse sfruttare questo strumento per
ottenere una 'comunicazione'con il Sommo Sacerdote.Alla luce delle nostre
conoscenze attuali, saremmo tentati di considerarlo uno strumento
tecnologico a tutti gli effetti, in cui le pietre potrebbero fungere da
tasti o display luminosi in grado di comunicare a Mosè o al Cohen
-attraverso simboli o lettere- i voleri di Jahweh,che lo aveva del resto 'progettato'.(l'immagine
mostra du display luminosialfanumerici a matrice di punti,che vengono
usati nella maggioranza delle moderne apparecchiature elettroniche).
Inoltre ritroviamo continuamente una precisa
disposizione in cui collocare le pietre,il loro tipo,il posto che dovranno
occupare.Perchè?
E perchè tanto zelo nel descrivere la fattezza dell'efod
e del Pettorale, mentre molto poco chiaro risulta il modo di utilizzare
questi apparati?
Sembra interessante notare che presso il popolo Ebraico
è comune l'idea che i responsi divini si manifestassero con lo "splendore
e il rilevarsi delle lettere incise sul Pettorale".Pare anche che
quando re Davide si rivolse al Signore per avere da Lui la conferma o meno
di ascendere in alcuna delle città di Giuda,Egli rispose
"Ascendi" e "le tre lettere che formavano questa parola si
elevarono al di sopra delle altre".
Il manto- "Farai il manto dell'efod, tutto di
porpora viola con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno
alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una
corazza, che non si lacera. Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola,
di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai
sonagli d'oro: un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una
melagrana intorno all'orlo del manto. Esso rivestirà Aronne nelle funzioni
sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla
presenza del Signore e quando ne uscirà; così non
morirà".
Il segno della consacrazione-"Farai una lamina d'oro puro e
vi inciderai, come su di un sigillo: "Sacro al
Signore".L'attaccherai con un cordone di porpora viola al turbante,
sulla parte anteriore. Starà sulla fronte di Aronne; Aronne porterà il
carico delle colpe che potranno commettere gli Israeliti, in occasione delle
offerte sacre da loro presentate. Aronne la porterà sempre sulla sua
fronte, per attirare su di essi il favore del Signore."
Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura,
lavoro di ricamo
Abiti dei sacerdoti-"Per i figli di Aronne farai tuniche e
cinture. Per essi farai anche berretti a gloria e decoro. Farai indossare
queste vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai
loro l'investitura e li consacrerai, perché esercitino il sacerdozio in mio
onore. Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità;
dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. Aronne e i suoi figli li
indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si
avvicineranno all'altare per officiare nel santuario,affinchè
non si rendano colpevoli e non muoiano.Questa è una legge perpetua
per lui e per la sua progenie dopo di lui".
Il manto dell'efod era sopra la tunica e sotto l'efod
stesso,quasi come il camice che si usa nella santa Messa ma senza maniche e
meno lungo.Era tutto di un solo colore violaceo ed in basso era guarnito di
campanellini che con il loro tintinnìo permettevano di seguire i movimenti
del Sommo Sacerdote anche quando officiava dietro le cortine del
Santuario,nascosto agli occhi del popolo.Una lamina d'oro portava scritto
'Sacro al Signore',chiaro richiamo solenne al Pontefice affinchè fosse
santo.La tiara era come un turbante,d'una striscia di bisso bianco girata
per tre volte intorno alla testa.Il pontefice così parato avrebbe ottenuto
il perdono delle trasgressioni commesse dal popolo negli atti del culto
divino.Una tunica bianca più lunga dell'efod,tessuta a maglia,scendeva fino
ai piedi,mentre il manto dell'efod arrivava solo fino ai ginocchi.
Ma perchè dovevano essere vestiti esattamente in questo
modo "per non morire"? Il
sonaglio d'oro e la melagrana che funzioni avevano per scongiurare questa
eventualità?Sembra che Jahweh abbia voluto dare precise indicazioni per
preservarli da spiacevoli effetti 'collaterali'derivanti dall'...Arca?
Un'idea di come potesse essere questo abito,l'ho notata
in un arazzo presente nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo, dove
il Gran Sacerdote indossa tutti i paramenti sacri biblici, Pettorale ed efod
compresi. (Arazzo
fiorentino:"Sposalizio della Vergine"-particolare)