Dimora della
Testimonianza, redatto per ordine di Mosè e per opera dei leviti,
sotto la direzione d'Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda, eseguì
quanto il Signore aveva ordinato a Mosè; insieme con lui Ooliab, figlio di
Achisamach della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora
viola, porpora rossa, scarlatto e bisso.
Totale dell'oro impiegato per il lavoro, cioè
per tutto il lavoro del santuario - era l'oro presentato in offerta -: ventinove
talenti e settecentotrenta sicli, in sicli del santuario. L'argento
raccolto, in occasione del censimento della comunità, pesava
cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del
santuario, cioè un beka a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del
santuario, per ciascuno di coloro che furono sottoposti al censimento, dai
vent'anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta. Cento talenti di
argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi
per cento talenti, cioè un talento per ogni base. Con i
millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle colonne, rivestì i
loro capitelli e le riunì con le aste trasversali. Il
rame presentato in offerta assommava a settanta
talenti e duemilaquattrocento sicli. Con
esso fece le basi per l'ingresso della tenda del convegno, l'altare di rame con
la sua graticola di rame e tutti gli accessori dell'altare, le basi del recinto,
le basi della porta del recinto, tutti i picchetti della Dimora e tutti i
picchetti del recinto.(Esodo 38,21-31).
Il Talento pesava 49 chili;esso valeva 3.000 sicli.Ogni siclo pesava
16,4 grammi.Quindi,l'oro computato pesava circa 1.400 chilogrammi.Il
Talento,bisogna precisare,variava da nazione a nazione-essendo una misura di
peso(nel corso dei secoli,quindi,non deve stupire se gli Ebrei useranno il
Talento con valore non sempre uguale in base alle potenze che li
governeranno).Il siclo d'argento vaelva circa tre lire oro.Nel Santuario si
conservavano i campioni dei pesi e delle misure che dovevano esere usate per
quanto riguardava la vita religiosa e civile.
Come poteva il popolo Ebraico,che usciva dalla schiavitù come dice la
Bibbia,avere tanto metallo prezioso? Lo avevano portato via uscendo
dall'Egitto,ma dove lo avevano preso e perchè,se erano intenzionati ad
andare ad adorare il loro unico Dio? Sembra che Mosè già sapesse che
avrebbe dovuto 'servirsi'di tutto questo oro e argento e bronzo per
costruire tutto quanto ordinatogli da Jahvè.
Comunque,se la Bibbia ha un valore storico,deve trovare una
corrispondenza assoluta nei fatti che,nello stesso momento,accadevano presso
altri popoli contemporanei ai personaggi biblici e che vengono menzionati,
anche tenendo conto dell'enfasi della narrazione posteriore fatta dai
Redattori.Esistono molte Bibbie:quella di Gerusalemme,dei Rabbini
d'Italia,dei 'Testimoni di Geova',ecc.E sicuramente errori
interpretativi,traduttivi,interpolazioni
successive,omissioni,cancellature,censure da parte dei Revisori Biblici dei
primi secoli d.C. che impediscono di averne un quadro dettagliato e
circostanziato.Ci si può riferire alle altri fonti storiche,per ricostruire
con una certa esattezza le epoche.
Lacronologiacomunemente accettata suggerisce di collocare le vicende dell'Esodo
Mosaico durante il Regno del Faraone Merenptah,figlio
di Ramesse II.Eccetto un' unica fonte documentale,stranamente gli
Egizi non menzionano mai questo popolo Ebreo,nè fanno descrizione di
esodi in massa di una moltitudine di persone che risiedeva in Egitto.
L'unica fonte documentale,dicevo, è
una STELE, che riporta un'iscrizione egizia,
datata al 1225 a.C.:essa cita per la prima volta il nome di Israele. Si
tratta della Stele delle Vittorie del faraone
Mer-ne-ptah, successore di Ramsete Il; rìcordando le vittorie del
sovrano nella Terra di Canaan e le città e i re vinti, la stele afferma che
" lo... Mer-ne-ptah... ho distrutto Israele.." Il geroglifico usato dalla stele indica che Israele non è né un re, né
una città, ma un popolo. Così, stranamente, il primo documento che ci
parla d'Israele è quello che ne annuncia la
sconfitta e la distruzione.Il
faraone combatte gli asiatici: Siriani e Cananei-Dagli
arredi della tomba del Faraone del XIV sec.a.C-Museo del Cairo)
Le nuove osservanze religiose insegnate da Mosè nel deserto
riguardavano i riti relativi al santuario, ed accentuavano il senso di
separazione, purità ed unicità di Israele sotto la signoria di Yahweh.
Alcuni templi isolati erano stati eretti nel Sinai, in particolare a Serabit
el Kadim e a Timna, nel Neghev, e mostravano un marcato influsso egiziano.
Antecedenti culturali specifici relativi ad altari portatili, montati su
pali e rivestiti con leggere lamiere d'oro, si possono
ritrovare nell'antico Egitto per la prima volta nell'Antico Impero
(2.800-2.250 a.C.), ma sono stati particolarmente numerosi nella XVIII e XIX
dinastia (1570-1180). Il miglior esempio viene dalla
favolosa tomba di Tutankamon (ca. 1350).
I confronti dei dettagli della costruzione nel testo di Es.25-40 con le
strutture, gli altari, i pali, i rivestimenti, le coperture di tessuto
drappeggiato, le rosette dorate e le figure alate protettivo dei santuario
di Tutankamon sono istruttivi. Il periodo, la tarda età dei Bronzo, è
equivalente in tutti i sistemi di datazione all'era di Mosè e dell'Esodo.
Per gli Egizi chi erano gli Ebrei?
Alla metà del XVII secolo, l'Egitto è occupato
dagli Hyksos, re pastori,re stranieri, di origine semita (come gli
Ebrei). Furono allora probabilmente più frequenti e migliori i rapporti
dell'impero egiziano con le città di Canaan e con le tribù nomadi del
Sinai e del Neghev. Fonti egiziane testimoniano come
non di rado, in caso di carestia in Palestina o nel Sinai, tribù nomadi
semite fossero accolte in Egitto. In cambio dell'ospitalità e dei
viveri, offrivano il proprio lavoro a servizio del faraone e dei suoi
funzionari. Verso il 1570 una dinastia tebana rovescia fl governo degli
Hyksos. inizia in Egitto il cosiddetto Nuovo Impero,
il periodo di maggior splendore di quella civiltà. L'Egitto
estende il proprio controllo diretto su tutti i territori della Siria e
della Palestina.
Sottomissione dei piccoli regni cananei:"Abbiamo terminato dì lasciar
passare i Shashu, tribù di Edom attraverso la frontiera di Merneptah ...
che è in Teku, verso i pozzi di Pitom ... per poter conservare in vita loro
ed i loro armenti". "Si costruirà la muraglia dei principi,
Chernon permetterà agli asiatici di entrare in Egitto. Essi chiedono acqua
... per abbeverare il loro bestiame". (dai Rapporti dei Funzionari di
frontiera del Nuovo Regno ).
E'ancora incerto l'uso della parola 'Sashu':pare che con essa gli
Egiziani identificassero dei Beduini,uomini che vivevano sulla
sabbia,popolazioni marginali profondamente emarginate.
Un
gruppo di nomadi semiti è accolto in Egitto. (affreschi della tomba egizia di Beni Hasan,
XIX secolo)
'Apiru'è un altro termine di attribuzione
incerta:forse erano gli Ebrei,ma anche 'apiru' genericamente è riferibile a
beduini,banditi,predoni,rifugiati politici,tribù forse tratta in ostaggio
come bottino di guerra e utilizzati come forza-lavoro? A volte sembra
vengano riconosciuti di una certa ricchezza,quindi per questo anche fonte di
problemi interni.Gli 'Apiru'di MITANNI,sopravvissuti
come popolo a sè stante,vengono da taluni autori identificati con la sola
tribù di ISRAELE s cui il termine rimase trasformandosi,a poco a poco,in
'Ebrei'.Essi conservavano tutti i loro diritti. L'Impero di Mitanni era
stato fondato nel XVI sec.a.C.nella Mespotamia settentrionale dopo
l'invasione di una popolazione Armena,gli URRITI,sotto la guida di una
classe dirigente ariana.
Esecuzione degli ordini divini-"Mosè fece in tutto secondo
quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: nel secondo anno, nel
primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora:
pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le
colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura
della tenda, come il Signore gli aveva ordinato.
Prese la Testimonianza, la pose dentro l'Arca; mise le stanghe all'Arca e
pose il coperchio sull'Arca; poi introdusse l'Arca nella Dimora, collocò il
velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'Arca della Testimonianza,
come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della
Dimora, al di fuori del velo. Dispose su di essa il pane in focacce sovrapposte
alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla
tavola sul lato meridionale della Dimora, e vi preparò sopra le lampade davanti
al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Collocò poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, e
bruciò su di esso il profumo aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. Poi collocò l'altare degli
olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di
esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Collocò la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro
l'acqua per le abluzioni. Mosè, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le
mani e i piedi: quando entravano nella tenda del convegno e quando si
accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la
cortina alla porta del recinto. Così Mosè terminò l'opera.
Il Signore prende possesso del Santuario-Allora
la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì
la Dimora. Mosè non potè entrare nella tenda del
convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore
riempiva la Dimora.
La nube guida gli Israeliti-
Ad ogni tappa, quando
la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti
levavano l'accampamento. Se la nube non si
innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata.
Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e
durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa
d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio. [Esodo,40,16-38]
Siamo nell' anno secondo dopo l'uscita degli Ebrei dall'Egitto; erano
passati circa nove mesi dall'arrivo nella regione del Sinai(?).Così il
popolo d'Israele aveva il suo luogo di culto.
La colonna di nube viene spiegata come la manifestazione
visibile di Dio stesso che parla a Mosè.
La colonna di nube e di fuoco che aveva accompagnato gli Ebrei fin
dalla loro uscita dall'Egitto(Esodo,13,21-22)si posò sul Tabernacolo come
segno della presenza divina.Essa fu sempre guida del
popolo eleltto fino alla Terra Promessa,poi scomparve.Il Tabernacolo
invece seguì gli Isaraeliti nella Palestina ed ebbe varie sedi finchè
sotto Salomone fu sostituito dal Tempio di
Gerusalemme.
Ma che fine avrebbero fatto le Tavole,l'Arca e tutto il loro contenuto?L'Arca
è presente con certezza fino a questo momento,all'incirca verso il 931 a.C.
Salomone,figlio di re Davide,negli ultimi anni della propria vita iniziò a
staccarsi dal monoteismo ortodosso,,concendendo il culto di divinità
pagane. Dopo la sua morte,la nazione Ebrea tornò a
dividersi in due regni:quello d'Israele(a nord)e
quello di Giuda(a sud).Israele
si rivolse ben presto al paganesimo,mentre Giuda continuò ad
incentrarsi(politicamente e religiosamente)nel Tempio(anche se furono fatte
ampie concessioni ai culti pagani).
Nel 925 a.C.potrebbe aver subito un furto
ad opera di un re Egizio,che con la sua grande armata invase la Palestina
verso il 925 a.C.E' scritto nei Primo Libro dei Re,XIV,25-26:"...Il
quinto anno del re Roboamo(figlio di Salomone.n.d.r.),avvenne che Sesac,re
d'Egitto,salì contro Gerusalemme...S'impadronì dei tesori del Tempio del
Signore e di quelli del re,tutto assolutamente e in particolare tutti gli
scudi d'oro che Salomone aveva fatto". Il FaraoneEgizio
Sesac,libico,fondò la XXII dinastia egiziana,durata dal 945 circa all'817
a.C. circa.Questo re è conosciuto anche con il nome di Sheshonk
I e fu re dell'Egitto dal 945 al 924 a.C.(alcuni testi indicano dal
950 al 929 a.C.) circa.Se prese l'Arca,dove la portò? Forse nell'allora
capitale del Regno,cioè a Bubasti?
Nel IX secolo a.C.(870-840 a.C.)il libro
della LEGGE (e l'Arca anche?)era presumibilmente ancora nel Tempio,tanto che re Giosafat ne fece fare delle copie e le inviò
perchè fossero conosciute in mezzo al popolo di Giuda.Nella seconda metà
del VIII sec.gli Assiri devastarono la Palestina.Nel 721 a.C.il Regno
d'Israele fu travolto definitivamente.Il re di Giuda,Achaz,salvò però
il trono sottomettendosi agli Assiri e adottandone la religione.Il suo
successore,Ezechia,tentò una restaurazione del culto precedente ma senza
troppo successo.I suoi due successori,Manasse e Amon(687-640 a.C.)furono
pagani.
Il Tempio di Gerusalemme,costruito da Salomone,fu spostato e dedicato
al culto delle divinità assire(Baal,ecc.).Del
Libro della Legge(formato dai cinque libri del Pentateuco) si persero le
tracce.
Alla fine del VII sec.,sotto re Giosia(640-609
a.C.),il Libro 'rispuntò'fuori per mano di un sacerdote di nome
Ilchia che disse di averlo scoperto in un nascondiglio durante i lavori di restauro e quindi venne ricollocato nel Sancta
Sanctorum fino a che le truppe di NABUCODONOSOR
II deportarono gli Ebrei, e tutto quanto era contenuto nel Tempio, a
Babilonia.Sempre se trovarono l'Arca e i suoi contenuti. Il Tempio
venne distrutto.Correva l'anno 587 a.C.(Cronache,XXXVI,7).
Più tardi,Ciro il Grande(che la
tradizione vuole convertito al monoteismo ad opera del profeta Daniele) fece
tornare gli Ebrei nella loro terra e restituì loro fino all'ultimo utensile
che era stato sottratto,segno che tutto era stato inventariato con
cura e quindi anche il Libro compariva.
Pare che fu il sacerdote ESDRA a
compilare,trascrivendolo,il Pentateuco che è giunto fino a noi,in lingua
aramaica.Ma è impossibile sapere se egli aveva a
disposizione fonti scritte oppure solo tradizioni orali.
L'Arca sembra seguire una strada diversa,per certi versi.Nella
Bibbia,dopo molti passi in cui è sempre menzionata,la ritroviamo appunto in
Giosuè mentre attraversa il Giordano,poi sotto le mura di Gerico e infine a
Silo,al momento della spartizione della Palestina fra le tribù
d'Israele.Viene nominata una sola volta nel libro dei Giudici,dove viene
detto che si trova a Betel,nelle mani di Fineas,figlio
di Eleazaro ma questa sembra una menzione
posteriore.Nel libro di Samuele l'Arca ricompare a
Silo ma è la stessa di Mosè?
La custodiva Eli,Sommo Sacerdote del
santuario di Silo.Questo Eli non si sa bene di chi fosse figlio(la Bibbia
tace al riguardo), ma dato che la carica che rivestiva,per volontà
divina,era stata assegnata a tutti i discendenti di Mosè o di Aronne,pare
evidente si tratti di un loro discendente.I suoi figli,Ofni e Fineas,la portarono in battaglia contro
i Filistei e qui venne "catturata" e
Fineas(secondogenito di Eli) venne ucciso,mentre lo stesso giorno nasceva
suo figlio Achitub.. In seguito,Davide la preleverà
da Baalà e la porterà a Gerusalemme,tramite Ebiatar,figlio di
Achimelek,primogenito di Achitub.
Silo era il centro religioso più importante nella Palestina
dell'epoca.Si trovava nel territorio montagnoso di Efraim in posizione
baricentrica e ogni anno vi si radunavano le tribù(che qui si erano
spartite le terre ed erano partite per occuparle)per prostrarsi e
sacrificare a Jahweh degli eserciti.
L'Arca, se portata a Babilonia o meno,era comunque ancora tornata nel
Tempio di Gerusalemme (o forse era una sua copia?)e
qui rimase almeno fino a quando le truppe romane,nel
70 d.C.,distrussero il Tempio di Gerusalemme e ne asportarono il
contenuto in arredi e utensili ivi presenti. Nell'immagine vediamo il candelabro a sette bracci-la
Menorah-portato in trionfo dai soldati dell'Imperatore Romano
Tito-bassorilievo dell'Arco di Tito a Roma)
Il destino dell'Arca è in seguito divenuto leggenda.Chi favoleggia che
non si sia mai mossa da Gerusalemme e si trovi nei sotterranei
del Tempio distrutto,portata colà dai sacerdoti che la volevano
preservare dal saccheggio.Sembra che recentemente due ricercatori
indipendenti avessero individuato il punto esatto in cui si
celerebbe:attraverso tunnel sotterranei,avrebbero incontrato una parete di
cemento,si sarebbero creati un varco e quindi l'avrebbero vista, avrebbero
scattato una fotografia in precarie condizioni, infatti,purtroppo non è
visibile praticamente nulla di certo.Riemersi in superficie per ottenere
aiuti ulteriori,si sarebbero visti vietare dalle autorità qualsiasi altra
indagine e il caso fu insabbiato.
Chi dice che,tramite la Regina di Saba,
leggendaria sovrana Etiope,sia giunta ad Axum e
sarebbe tutt'ora custodita all'interno di un Tempio,la Chiesa
di Santa Maria di Sion, in cui nessuno può entrare e a guardia del
quale vi è un sacerdote giorno e notte (carica che si sosterrebbe a vita e
verrebbe tramandata).
Una leggenda racconta che essa venne nascosta dal profeta GEREMIA
al ritorno dalla cattività babilonese e che riapparirà all'alba di una
nuova età.
Ancora, alcuni ricercatori suppongono che sia stata portata via dai Romani
e che a questi l'avrebbero potuta sottrarre,a loro volta,i Visigoti capeggiati da Alarico con il 'Sacco di Roma'del 410 d.C.(qualcuno
vocifera che l'avrebbero portata in una località sui Pirenei...forse a Rennes
le Chateau?).
Altri affermano che i Cavalieri Templari,scavando
sotto le fondamenta del Tempio di Gerusalemme,durante la Prima
Crociata,abbiano ritrovato l'Arca e con essa importanti documenti e
l'abbiano portata in Europa,in Francia e oggi potrebbe nascondersi nei
sotterranei della
cattedrale
di Chartres.
L'Arca dell'Alleanza è, per tutte queste ragioni, un mistero.
IL SIGNIFICATO ESOTERICO
Il simbolismo dell'Arca comporta molteplici aspetti
concatenati.Il più noto è quello dell'arca di NOE'
che naviga sulle acque del Diluvio e contiene tutti gli elementi necessari
alla restaurazione ciclica.Molte civiltà
antiche tramandano questo 'mito':i testi puranici dell'India.ad
esempio,narrano le gesta di un pesce,Vishnu,che
salva(imbarcandolo) Manu,il legislatore del
ciclo attuale dei Veda,che sono il germe della
manifestazione ciclica.Il dio sumero Enlil,altro
esempio,in collera con l'umanità,incaricò il figlio Adad
di provocare una tempesta per 6 giorni e 7 notti;ma il dio Enki avvisò il re Utnapishtim e gli spiegò
come costruire una zattera per sè e i suoi famigliari,gli animali della
steppa e una rappresentanza di artigiani.L'arca sumera era di forma
cubica,larga "un campo"e alta sette piani.
L'Arca si posa sulla superficie delle acque come l'uovo del mondo,come il primo germe
vivificante(S.Martino).Un paragone simile può essere attuato con la conchiglia.Renè
Guenon ha notato l'importanza della complementarità dell'Arca
con l'arcobaleno che compare al di sopra di essa come simbolo
di alleanza:si tratta di due simboli analoghi ma inversi,uno relativo
al dominio delle acque inferiori(la materia)
e
uno a quello delle acque superiori(lo spirito)
che si completano per ricostituire una circonferenza,l'unità di un ciclo.
Il simbolismo dell'Arca dell'Allenza degli Ebrei
è molto vicino al precedente,pur non sembrando così. Essi la
collocavano nel Sancta Sanctorum,ed essa conteneva le Tavole della Legge,la
verga di Aronne e un vaso pieno di manna di cui si erano nutriti nel
deserto. L'Arca contiene l'Essenza della Tradizione,ma
sviluppata nella forma delle Tavole della Legge:è la fonte di tutte le
Potenze.E quando in Samuele II,6 chi la toccò cadde immediatamente morto,sta
a significare che non si tocca impunemente il sacro, il divino,la
tradizione.
C'è uno stretto rapporto tra le dimensioni prescritte da Jahvè a Noè
per l'Arca del diluvio e quelle prescritte per Mosè per l'Arca
dell'Alleanza,la quale talvolta assume le stesse
proporzioni della prima su scala molto ridotta.L'Arca di Noè ha
tre piani,un evidente simbolo ascensionale,inoltre
la forma sembra assottigliarsi man mano si sale fino a prendere forma di piramide,di
fuoco,di fiamma(racchiude un'energia fallica).Il rapporto fra la
lunghezza e la larghezza dell'Arca è di 6 e quello fra la lunghezza e
l'altezza di 10. Badiamo che il 6 caratterizza il rapporto fra la statura di
un uomo e la lunghezza del suo piede;il secondo è quello dell'alluce che
misura simbolicamente la lunghezza del piede.Le
proporzioni dell'Arca che naviga fra cielo e terra sono pertanto analoghe a
quelle dell'uomo.
Origene spiega le dimensioni
dell'Arca: la lunghezza di 300 braccia, esprime insieme il numero 100 e il
numero 3 contenendo sia la pienezza(l'unità)che la trinità.La larghezza è
50 braccia,simbolo di redenzione.Il rapporto fra 30 e 300 è evidente.
Quanto al culmine dell'Arca,rappresenta l' uno,l'unità di Dio.
Filone di Alessandria paragona l'Arca di
Noè al corpo di un uomo.L'uno e l'altra hanno forma rettangolare;alle celle
dell'arca corrispondono le caverne dei sensi,l'orecchio,l'occhio,il naso(Questiones
in Genesim,3,1)
Ugo di San Vittore in "De Arca
Noe morali et de arca mistica"riprende quanto diceva Origene e che l'Arca misteriosa è raffigurata dal
cuore dell'uomo;egli la paragona ad una nave e studia successivamente
i diversi elementi dell'Arca per dare una triplice interpretazione
letterale,morale e mistica.
L'Arca del cuore ha il suo corrispondente nel luogo più segreto del
tempio in cui si offre il sacrificio,cioè il Santa Sanctorum che
rappresenta il centro del mondo.L'Arca conserva sempre
un carattere misteriso.
Karl Gustav Jung vi scorge l'immagine del
seno materno,del mare da cui il sole è inghiottito per poi rinascere.
'Arca del cuore',Arca cordis,è un termine spesso usato dai
mistici,soprattutto da San Bernardo
che nel "De laude novae militiae" parla della terra
buona ed eccellente che riceve nel suo seno il seme celeste contenuto
nell'Arca del cuore del Padre.Un matrimonio mistico, l'unione dello zolfo e
del mercurio alchemici.
L'Arca è il ricettacolo della CONOSCENZA.Noè
conservò la conoscenza antidiluviana, ossia il sapere dei Tempi antichi e
l'Arca dell'Alleanza contiene tutta la conoscenza della Torà.Così
Noè è paragonato al Cristo e l'Arca
identificata con la Croce.La Croce è il
geroglifico del crogiolo alchemico,dove la materia si sublima per rinascere
purificata e divinizzata.
La ferita aperta nel costato di Cristo dalla lancia è assimilata
all'apertura praticata nella parete dell'arca. Guglielmo
di Saint -Thierry scriveva :"...che io entri tutto intero nel
cuore di Gesù,nel Santo dei Santi,nell'Arca del Testamento,nell'urna d'oro..."."Aprici,Signore,la porta
dell'Arca dalla tua parte affinchè coloro che devono essere salvati dal
diluvio che inonda la terra possano entrare".
L'urna d'oro cui allude Saint-Thierry è insieme arca e cuore di Cristo
e si ritrova spesso nel pensiero medievale romanico,E' il
vaso alchemico in cui si compie la trasmutazione dei metalli,è il
vaso del Graal.Il tema del cuore,come arca e vaso,è un simbolo che
ricorre spesso nella msitica di epoca romanica.E'il
cuore dell'uomo dove si opera la trasfigurazione.
L'Arca è un simbolo dello scrigno del tesoro di conoscenza e di vita,il
principio di conservazione e di rinascita degli esseri.Nei miti
Sudanesi,Nommo inviò agli uomini il Fabbro primigenio
che scese con l'Arca lungo l'arcobaleno:essa
conteneva un esemplare di tutti gli esseri viventi,dei minerali e delle
tecniche.
Bibliografia consultata:
La Sacra Bibbia-Traduzione dai testi originali-Edizioni Paoline
"Narrano antiche cronache-ricordi dal..futuro" di
Roberto Volterri-"Hera"Edizioni
"La Bibbia senza segreti"di Flavio Barbiero-Rizzoli
"Dizionario dei Simboli"-primo volume-di Jean
Chevalier e Alain Gheerbrant-BUR Dizionari Rizzoli
Siti internet utili:
Per chi ha voglia di leggere fonti 'alternative'
riguardo a Mosè può visitare le sguenti pagine:
Per una localizzazione 'alternativa'(frutto di continui
studi e ricerche archeologiche)del Monte dove Mosè avrebbe ricevuto le
Tavole della Legge( che non sarebbe da collocarsi nella Pensiola del
Sinai,essendo questo solamente il luogo dove la regina Elena, la madre di
Costantino,Imperatore dei Romani,fece erigere un Santuario e dove
tuttoggi milioni di turisti e di fedeli si arrampicano per poter visitare il
Monastero di Santa Caterina) vedasi i link(siti in inglese):http://www.harkarkom.com/
http://cronus.spaceports.com/~wara/harkarkom1.html