Rovine,sepolte
sotto altre rovine,ricoperte dal verde e dal tempo.Qualche muro
riaffiorante qua e là,qualche cunicolo che si apre inaspettato e
intrigante al passaggio,pietre e colonne sottratte all'implacabile legge
del tempo, che ancora resistono.Un'isola in mezzo alla giungla? No! Tutto questo è sull'isola
Comacina, in cui il tempo ha smesso di scorrere in una fatidica giornata
del 1169 e che rappresenta l'unico lembo di terra in mezzo al lago di
Como,oggi deserto ad eccezione di qualche turista (soprattutto straniero)
e di una locanda,costruita sfidando la maledizione che le venne lanciata.
Fu scomunicata,abbandonata e mai più ricostruita.Il sacro e il
profano si intrecciano nella sua storia, in cui perfino il leggendario Graal
sarebbe transitato.Rifugio dei cristiani, donde il
nome di Cristopoli, contesa da molti eserciti fin da tempi remotissimi,
eretta a Pieve nonostante l'esiguo territorio, assimila il
proprio nome a quello dei Magistri Comacini,
che lo hanno diffuso ovunque.
Ma com'è
possibile che in una delle regioni più industrializzate e frenetiche
d'Italia si celi un luogo tanto incantevole quanto desolato, in cui la
natura è la regina incontrastata (almeno per ora)?
Duepassinelmistero
si è recato in loco per documentare un'altra appassionante avventura.