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                                                         La misteriosa epigrafe sul Duomo di Barga

                                                        (di Roberto Gori)

Alcuni documenti di archivio della seconda metà del XIX° sec interpretano il significato delle epigrafi del Duomo di Barga.

 

                                      

Tra le varie interpretazioni riportate in documenti di archivio , la più interessante può essere quella annotata da Monsignor Magri  (che si dedicò moltissimo nella ricerca del significato di detti simboli) , e che riportò , in una pubblicazione locale del 1887 , le varie interrogazioni poste ai luminari del tempo. I simboli oltre ad avere un significato esoterico indicano un evento particolarmente importante..Quell’ evento non può essere altro che la consacrazione della Chiesa compiuta da Papa Alessandro II° nel 1068. 

Tale ipotesi è convalidata da un fatto concorrente .

Il papa Alessandro II° si trovava il quel periodo in Toscana. Il Papa potrebbe essere stato anche  Gelasio II° , ma tale passaggio da Lucca e da Barga , volutamente è da indirizzarsi a Alessandro II° , in quanto  egli prima di essere Papa era stato vescovo di Lucca e della aggregata diocesi di Barga.Ed inoltre le consacrazione ( secondo il pontificale romano ) seguivano due tipi di consuetudine, una “ solenne e sinodale  l’altra privata e compendiarla “Entrambe avevano la stessa validità , si differenziavano solo dalla solennità di esecuzione.

In una descrizione di archivio della prima metà del XIX° secolo , per mano di Monsignor Liverani  ,si legge testualmente :“ Il rito solenne di consacrare le chiese  - domanda che sieno unte le croci, disposte in giro sulle pareti dell’edificio e sul pavimento ( ed anche sul duomo di Barga si trovano in più punti ) descritti i due alfabeti , greco e latino, decussati , cioè incrociati insieme in forma di X.”

Ed aggiunge “ ....per descrivere i due alfabeti vescovi e abati che hanno tale privilegio si valgono del pastorale ; il papa che non fa uso del pastorale si giova di uno strumento sacro , adoperato in tale occasione chiamata ferulo, che è una croce ansata....... “ abbondantemente descritta dal Cardinal Garampi .

“...........Questa consacrazione solenne si celebrava  sinodalmente con l’assistenza di tutti i vescovi viciniori, ed il papa rilasciava un privilegio o bolla con indulgenza e riceveva la nuova chiesa sotto la protezione apostolica......”

Diversa era la consacrazione privata e sommaria , la quale , in deroga alle liturgie della chiesa non poteva essere condotta che dal Pontefice romano stesso.

Infatti veniva fatto trovare al suo passaggio “....le croci ed un brano o cenno di alfabeto greco e latino, scolpito sullo stipite della chiesa  , ed il papa , senza neppure scendere dalla mula bianca ungeva col pollice le croci, pronunciava la formola e toccava con la croce papale le lettere greche e latine, e con solo questo la consacrazione era validamente avvenuta ....

Sembra che Gelasio II° quasi morente  consacrasse in tal modo le Chiese di Pisa ( che portano impressi tali simboli ( la descrizione è sempre del suddetto periodo )) , e pure Giovanni I°  , dal suo viaggio dalla Francia a Roma operasse tante altre simili consacrazioni.

Il documento riporta  una consacrazione effettuata presso la basilica Ostiense  ( nel 1854 , quindi un fatto contemporaneo al documento stesso ) , effettuata da Papa Pio IX° il quale in deroga alle variazioni cerimoniali nel corso dei secoli , unse due sole delle molte croci poste sulle pareti  delegando altri.

In tale occasione Pio IX° non celebrò la messa , ma ascoltò quella letta dal Card Riario arcivescovo di Napoli ; anzi in tale occasione Monsig. Liverani ( a cui si deve tale interpretazione )  assistette all’evento personalmente in qualità di protonotario.

Lo stesso scrive : “ Le croci e il saggio di alfabeto greco e latino , scolpito sullo stipite delle chiese di  Barga e di Pisa , hanno dunque servito alla consacrazione privata e compendiaria celebrata da un Papa nel suo passaggio , e questo papa non può essere che Alessandro II°. Non è solo l’antichità dei monumenti che induce a cogliere  questa conclusione, perché altri papi ancora, di poco posteriori ad Alessandro II° furono in quelle parte e consacrarono chiese essendo a quella età il porto pisano frequentatissimo ...”

Per dimostrare che la presenza di dette croci suggellava un evento ben definito aggiunge : “ ....Benedetto XIV*  dopo aver restaurato la Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma , volle eziandio consacrarla e se ne trattenne solo quando gli fu fatto considerare che la tradizione voleva ch’ella fosse già consacrata per mano di Sisto III° ; lande si contentò di ordinare che sulle pareti fossero disposte le croci consuete e che ogni anno se ne facesse la commemorazione.....”

Il significato esoterico può essere questo:

Lambda

Indicava il Logos cioè il Verbo ; ed era anche il simbolo dell’ unità .

Esso rappresentava la luce della conoscenza che emergeva nell’oscurità dell ‘ ignoranza.

Delta

Potrebbe essere  l’ iniziale della parola Dios (divino) .

Nella iconografia cristiana , il triangolo è sempre collegato con il simbolo della croce  , ma è anche un prezioso simbolo di origine massonica.

Perché questa doppia valenza ? , perché simboli cristiani compaiono insieme a simboli di origine massonica.

La risposta è semplice :

La prima per indicare la sacralità del luogo, ed insieme agli altri simboli ne indica un  senso compiuto ; la seconda per indicare la presenza a Barga di maestranze Comacine , presenti a Lucca in maniera stabile fino al primo quarto del XIV° secolo.

( I  maestri comacini erano uniti in una corporazione , legati da un patto di fratellanza la cui arte era tenuta strettamente segreta ; infatti il numero 3 nella tradizione pitagorica è il numero del maschile, poichè è indivisibile e non genera .).

Scrive il Reghini “ ....I rituali massonici, le tradizioni muratorie, ed i vecchi documenti manoscritti massonici anteriori al 1700 fanno esplicita menzione a Pitagora, asseriscono che Pitagora fu iniziato ai misteri massonici, che egli fondò a Crotone in Italia una Loggia massonica, ed identificavano la massoneria  con la geometria , la scienza Pitagorica per eccellenza ( e quindi scienza occulta e non accessibile ai profani ) .

In relazione a questa tradizionale identificazione va messa la pretesa pure  tradizionale dei liberi muratori di essere i soli ad  avere la conoscenza dei numeri sacri.

Essi sono i numeri pitagorici , ossia numeri interi intesi nel senso sacro iniziatici tradizionale e non nel senso profano dell’aritmetica ordinaria ..... “

Ma il Delta è anche la 4° lettera dell’alfabeto greco, ed il 4 rappresenta la materializzazione dello spirito, l’armonia dei contrari, le sostanze primordiali della terra .

Nella matematica il simbolo viene usato per indicare ( nel nostro caso ) un valore discriminante .

Infatti in una equazione di 2° grado , nella formula risolutiva l’incognita ( x) , è uguale a :

 

In cui (b^2 - 4ac) = Delta    che rappresenta il valore discriminante dell’equazione.

Compaiono 3 gruppi di tre delta cadauno gruppo per totale 9 simboli  e sappiamo che 9 = 3^2.

 Il messaggio comunque è puramente sacro ed è ricollegabile senza dubbio alla spiegazione che Liverani da della epigrafe .

Il delta comacino rappresenta la firma dell’autore ( o degli autori ) e niente più.

Secondo la simbologia cristiana il triangolo è il simbolo della Trinità , del padre del figlio dello spirito santo , ed ogni colonna di 3 simboli rappresenta il rafforzamento del simbolo della trinità: tre volte trino, ed i tre gruppi di 3 rappresentano 3 Volte trino di 3 , cioè nell’espressione di assolutamente sacro in cui ( come ho sopra accennato 9 = 3^2).

 

  Rappresenta una M nella scrittura Unciale ( Scriptura uncialis  tatabile Tra il IV-V° sec. D.c

fino a tutto il XIII° sec.) utilizzata principalmente per i testi a sfondo religioso.

Si poteva definire la bella scrittura del periodo , e non poteva essere usata che da personaggi colti.

Il collegamento con i Maestri comacini , mi sembra adeguato ,

 

Tale M , può essere intesa come Maria , madre di Cristo , ripetuta per tre volte ne attribuisce il senso di Santità.

 

   Rappresenta una h , nella scrittura semiunciale , utilizzata dal VI° sec fino al XIII° sec , Lo stesso vale per questa lettera , anche se il suo utilizzo deve iniziare da un periodo più tardo.

E una lettera di divisione che non ha nessun significato specifico per ciò che concerne la sacralità dell’epigrafe , il suo significato è puramente profano.

Può essere il verbo che compone una frase di invocazione .

Tale invocazione è ovviamente rivolta a Dio.

Può essere la terza persona del congiuntivo del verbo “habere” , nel senso di esortare a prendere ,possedere , accogliere.

Tale lettera è legata alla simbolica rappresentazione della 3 Croci  ,  che stanno ad indicare la Trinità a cui il maestro (comacino ) rivolge la sua invocazione ; ma sta anche al centro di tre delta ( come se l’esasperazione del divino potesse dare maggiore forza alla propria invocazione) .

 

  Nel caso specifico .l’unico significato attribuibile è  Il martirio , mezzo attraverso il quale viene compiuto l’estremo passaggio.

 Riassumendo:

Le tre croci iniziali indicano il cristo uomo , il suo martirio , la salita al cielo.

MARIA è madre di Cristo, ma è anche la tre volte santa e quindi la santissima madre di Dio.

Il Delta è il Dogma della Trinità.

Dall’Archivio Guidi “ ......ma si potrebbe anche nascondere un recondito significato, una invocazione  : “ Christus meam habeat animam “

La h centrale assume a questo punto uno significato specifico , rappresenta la netta suddivisione tra entità distinte , è l’interposizione tra il sacro ed il profano ; è l’ Habeat del verbo habere.

Il Lamda tra due delta , rappresenta la conoscenza attraverso la parola del verbo.

La Croce a solo posta sulla destra , è la croce untoria sulla quale veniva imposto inizialmente il dito del consacrante unto nell’olio santo per estenderlo successivamente alle altre croci. 

Tale era un gesto simbolico poichè indicava la consacrazione della chiesa prima come edificio per estenderlo poi alla chiesa come luogo di culto , e quindi come la casa del Signore.

La scritta può essere letta nel modo seguente :

Gesù Cristo ; figlio di Maria  , sua santissima Madre , tre volte santa madre di Dio .

Esso si è fatto uomo e dopo il martirio sulla Croce , è salito alla destra del  padre ,unendosi in tre persone uguali e distinte :Il Padre, il Figlio ,lo spirito Santo.

E da esso che deriva la luce della conoscenza  e da esso che emergerai  dall’oscurità.

Tu entri nella casa del Signore .

“Che Cristo accolga la mia anima “

 

 (Autore:Roberto Gori)

Sezioni correlate in questo sito:

Il duomo di Barga

Epigrafi misteriose (Segni sulle pietre)

 

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                                                                        settembre '09