Il Duomo di Crema è in stile gotico -lombardo e fu costruito tra il
1248 e il 1341.E'un edifico imponente, eretto su uno precedente del XII
secolo,di cui resta il portale. Ha una bella facciata 'a vento' in cui si
aprono bifore e un grande rosone marmoreo.
Su ciascuno dei lati presenta, tra
le bifore che si vedono nella foto, un tondo in cui spicca un
pentacolo,contornato da cinque cerchi.
Crema
era una piazzaforte e come tale non molto visitabile dai forestieri.
Nel lato sinistro,la facciata
presenta due rosoncini
che di sera, per effetto
dell'illuminazione artificiale (ma il fenomeno si riproduce anche con la
luce solare, solo meno visibile per la mancanza di contrasto), si 'riproducono'
specularmente sulla parte laterale dell'edificio, creando uno
stupefacente effetto, come da fotografia mostrata sotto.Uno dei segreti
dei costruttori?
Perchè
due rosoni praticamente 'gemelli'? Dettaglio:disegnano un fiore a
otto petali.
Sul
lato destro, rispetto all'ingresso principale,in alto, a destra della
bifora superiore, è visibile una scacchiera, 8 x 8 caselle.
(dettaglio
foto di Silvana Marchetti).E' del tutto simile a quella che, più sotto, si
trova Pieve
di S. Agata (frazione di Scarperia, in Mugello).
La scacchiera è un
motivo che ritroviamo in altri luoghi italiani,
tra cui la
Canossa (RE) e precisamente frazione
Votigno, è incastonata una scacchiera a caselle bianche
e nere
Chiesa romanica dell' XI sec.diBagni di
Lucca(LU):sulla facciata-insieme ad altrisingolari
simboli-campeggia una scacchiera.
Pistoia ha,
come stemma cittadino, unascacchiera.
Sienaha come stemma
uno scudo diviso in due parti,una bianca e una nera, detto Balzana
perchè-in araldina-prende il nome di 'troncato'o spaccato quindi 'balzano'.
Pieve
di S. Agata (frazione di Scarperia, in Mugello).di cui :
si hanno notizie fin dal 984, anche se è stata rifatta
probabilmente alla fine del XII secolo. Segnalazione e foto di
questa scacchiera sono della gentile signora Elena Rigacci:
Come si può notare dalla foto, essa è ancora molto ben conservata, con
nitidi colori, il bianco e il nero(ed ha 64 caselle).
La scacchiera riporta al concetto di 'dualismo'nel mondo della
materia. positivo e negativo, maschile e femminile, luce e tenebre, alto e
basso, intelletto e devozione, bene e male, fortuna e sfortuna, che si
incrociano nello schema della vita di ogni essere umano.
Gli SCACCHI hanno inoltre un simbolismo interessante che riconduce a
quanto appena descritto: un grande gioco universale in cui i poteri della
luce e dell'oscurità si contendono il dominio del mondo, facendo sì che
il campo in cui ognuno di noi si trovi ad operare sia pervaso da forze
contrastanti . I vari pezzi degli scacchi rappresentano ruoli e modalità. Il
simbolismo del gioco, che è originario dell'India, si ricollega a quello
della strategia di guerra in cui il combattimento si svolge tra pezzi
bianchi e neri , fra luce e ombra, fra i Titani e gli Dei, e
potremmo trovarvi un collegamento con la mitologia indù. Comunque sia, la
posta in gioco è la supremazia del mondo, la vittoria anche su sè
stessi, l'uscita da un conflitto tra la ragione e l'istinto, dell'ordine
contro il caos, di una combinazione contro un'altra, delle diverse
potenzialità del destino.
il Re (SOLE) ha mosse limitate dalla manifestazione, è legge
e ordine
la Regina (LUNA) rappresenta la Grande Madre Universale, il
principio femminile le cui mosse si irradiano ovunque
la Torre (SATURNO), la sua mossa è il quadrato, rappresenta il
potere temporale
l'Alfiere (GIOVE) è il potere spirituale, la cui mossa è
il triangolo
il Cavallo (MARTE) è l'iniziato, la sua mossa è il salto
intuitivo
il Pedone (VENERE e MERCURIO) è l'uomo comune, che cerca di
percorrere con i suoi piccoli passi la scacchiera per ritrovare la
propria Grandezza, che gli arriverà se mai giungerà sull'ultimo
quadretto dalla parte opposta dalla quale era partito (percorso iniziatico) e avrà superato le prove che ad ogni passo si paventano a
minacciarne i movimenti.
La scacchiera è un insieme di figure
geometriche (quadrati, losanghe, mandorle, ecc.) che è usato per vari
giochi (dama, scacchi, oca,ecc.). Nella sua forma elementare, essa è il
mandala quaternario semplice, simbolo di Shiva trasformatore (lo Yin e
Yang cinese). La scacchiera normale ha 64 quadrati (64 è il numero
della realizzazione dell'unità cosmica per gli Orientali) che serve da schema alla
costruzione dei templi, alla fissazione dei ritmi universali, alla
cristallizzazione dei cicli cosmici.Essa è il campo d'azione delle
potenze cosmiche e corrisponde alla terra (quadrata) limitata ai suoi
quattro orienti.
Nel mondo Celtico, il gioco degli scacchi rappresentava la parte
intellettuale dell'attività regale:non si giocava mai contro un
avversario umile ma contro principi, alti dignitari e la posta in gioco
era sempre di grande valore.
Letteralmente la parola significa "intelligenza del legno"in
tutte le lingue celtiche (irlandese=idchell; gallese= gwyddwyll;
bretone= gwezboell) e il re giocava a scacchi per due terzi della
sua giornata, secondo alcuni testi. L'arte del giocatore partecipava
all'intelligenza universale, poichè il gioco stesso metteva in azione
l'intelligenza e il rigore.
Tante e tali simbologie ci porta a conoscere la scacchiera, emblema dei
Templari, che spesso la facevano
riprodurre nei loro monumenti religiosi, spesso inserita nei pavimenti o
nelle facciate delle chiese. I Templari avevano uno stendardo di battaglia
bianco e nero, detto Beauceant, che esprime il concetto della
dualità, lo stesso che in Oriente è chiamato Yin e Yang.
La parte bianca sopra quella nera indica la capacità attiva
dell'essere su quella passiva,che poi torna a sovrastarla. L'eterno
contrasto tra le forze cosmiche,che si contrappongono ma sono
complementari,in un continuo processo dinamico che è alla base del mondo.Abbiamo
visto nella
chiesa templare di
San Bevignate a Perugia come il Beauceant fosse bianco nella parte
superiore e nero in quella inferiore,per placare le incertezze di chi
sostiene il contrario o fosse incerto.
L'interno del duomo di
Crema,a tre navate e a croce latina con breve transetto, appare
maestoso per la presenza di poderosi pilastri a fascio
su uno dei quali abbiamo trovato
una croce patente:
La chiesa possiede anche una cripta,
attualmente chiusa per lavori.
Il crocifisso nella
cappella vicina all'altare (transetto sinistro) ha una particolarità:i
piedi del Cristo sono staccati e nessuno riesce a rimetterli nella loro
sede originaria.La leggenda narra che un tempo, quando la città si
trovava occupata dallo straniero, il crocifisso fu buttato sul fuoco come
legna da ardere.In quel momento,si sentì un botto e i presenti videro le
gambe del personaggio scolpito staccarsi violentemente con il chiodo, dal
legno,che non bruciava. Da allora il manufatto,annerito ma intatto, venne
ritenuto miracoloso e venerato ancora oggi.
Bibliografia di
riferimento:
"Dizionario
dei Simboli"(due volumi indivisibili) di Jean Chevalier e Alain Cheerbrant-BUR
-Rizzoli
"Guida ai luoghi
misteriosi d'Italia", Umberto Cordier, Piemme Pocket, 2002