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                                        Storia di Bergamo (1^ parte)

                                                  Dalle origini al dominio Visconteo

                                                             di Alessandra Facchinetti*

 

              
                                                            "Panoramica" (by Claudio)


Sulle origini del toponimo Bergamo esistono diverse ipotesi interpretative, ma la più comune è quella secondo cui il nome deriverebbe dalle parole celtiche "Berg" (monte) ed "Heim" (casa): insediamento sulla collina.
Per essere sulla linea di transito per gli scambi tra Brescia, Como e Milano, vennero a crearsi i presupposti per insediamenti sempre più numerosi.
Secondo la tradizione, il primo insediamento umano nella zona fu costituito dagli Orobi (gente della montagna), del gruppo dei Galli Cenomani (popolazione celtica che occupava l'Italia settentrionale, fra le Alpi e il Po, con capitale Brescia), che avrebbero cacciato gli Etruschi; studi recenti dicono invece che i primi insediamenti risalgono a popolazioni liguri dell'Insubria.
Con l'avvento dei Romani (197 a.C.) Bergamo diventa un insediamento dell'Italia settentrionale e rafforza il proprio ruolo militare di oppidum, ricevendo nell'89 a.C. il titolo di Colonia latina e nel 45 a.C., quello di Municipium civium romanorum (cittadinanza romana).
Di tale epoca restano tracce che hanno lasciato una forte eredità in termini urbanistici: i tratti del sistema viario rinvenuti, identificano nelle attuali vie Gombito e Colleoni il percorso del decumano, e nellla torre medioevale posta fra le vie S.Lorenzo-Mario Lupo, il punto d'incontro col cardine.

                                       
                                     La "Torre del Gombito" (By Claudio) vista da Piazza Vecchia


Questi tratti permettono di affermare che lungo questi assi e nelle immediate vicinanze, si trovavano i principali edifici pubblici e religiosi.
In questo periodo Bergamo assunse una maggiore importanza strategico-amministrativa e si rafforzò militarmente e a ciò si deve la costruzione di edifici pubblici e religiosi in quegli anni.
L'impianto urbano, nonostante le difficoltà derivanti dalla morfologia del luogo, era caratterizzato da una cinta fortificata (di cui sono rimaste alcune tracce ancora oggi visibili in via Vàgine, sotto il convento di S. Grata e a sinistra del viale delle Mura ad ovest del tracciato della funicolare - ex via degli Anditi) dalla viabilità e da edifici pubblici: Teatro ed Anfiteatro ad ovest, nella zona dell'attuale Seminario, il Foro nei pressi dell'odierna piazza Duomo, il Capitolium a nord-est. Ma anche le Terme e le Necropoli (http://www.museoarcheologicobergamo.it/?arg=20).

Al periodo romano si deve, nel I secolo a. C., la suddivisione tra la "civitas" sul colle e i "suburbia" nel piano (attestati lungo strade di accesso il cui tracciato si è sostanzialmente conservato fino a oggi), non come contrapposizione, ma piuttosto come distinzione tra due entità amministrative e produttive diversificate.
Tale distinzione sancisce per l'abitato il ruolo di centro principale di un ampio territorio (a conferma di una contiguità di insediamenti urbani, ribadite poi dai Longobardi, che divisero il territorio cittadino in due corti regie, una nella "civitas", l'altra nella "curtis Murgula").
In epoca imperiale l'abitato andò perdendo parte del suo ruolo strategico, ma potenziò quello politico-amministrativo, che giunse al culmine tra il I e il II secolo d.C.
http://www.unibg.it/walledtowns/bergamo3_it.htm

http://www.unibg.it/walledtowns/bergamo2_it.htm

http://www.unibg.it/walledtowns/bergamo5_it.htm

http://www.unibg.it/walledtowns/bergamo6_it.htm



                 

                               

                              
                                 Bergamo prima delle mura venete, planimetria del '500

Nel 401 d. C., Alarico re dei Visigoti inaugurò la drammatica serie di invasioni barbariche saccheggiando Bergamo, seguito dagli Unni, dai Vandali (455) e degli Alani.
Bergamo ritrovò un periodo di stabilità con la conquista dei Longobardi (568/569), che s'insediarono in modo più capillare sul territorio e il cui Ducato era considerato uno dei più importanti dell'Italia settentrionale.
Si deve a questo periodo (vedi 1) la costruzione della Basilica paleocristiana di S. Alessandro, considerata la prima chiesa della città e demolita nel 1561, e la Cattedrale di S. Vincenzo.

Con l'assassinio del Duca Rotari (701) la città passò nelle mani dei Gastaldi Regi.
Con la sconfitta dei Longobardi nel 774, Bergamo si trasforma in Contea franca.
La città conosce un'altra forte immigrazione, questa volta di Franchi e Alemanni, e un profondo nuovo ricambio della classe dirigente. Vescovi e Conti provengono in prevalenza da famiglie franche.
Nel X secolo, ridotto il potere dei Conti al territorio rurale, la città ha a capo il vescovo, che la difende durante gli assedi patiti da re Arnolfo nell'894 (data in cui egli attacca la Fortezza di S. Vigilio) e dalle incursioni degli Ungari.
Nel 904 il vescovo Adalberto riceve dal re Berengario la piena giurisdizione, civile e militare, sulla città, dando così inizio al governo vescovile, che terminò nel 1098 quando, durante il periodo della lotta per le investiture, il vescovo di Bergamo, filo-imperiale, viene deposto.
L'improvviso vuoto di potere venutosi a creare, è colmato dai rappresentanti delle famiglie aristocratiche più prestigiose della città, che subentrano al vescovo nella gestione del potere civile e militare con un organismo collegiale.
Nasce il Comune di Bergamo ("libero Comune"= autonomia di fatto rispetto al controllo regio) e trascorre un periodo di "pax aurea".
La pace si fonda su un patto (foedus), stabilito tra i cittadini, che si regge sulle leggi, i diritti civici (civica iura), sull'onore, sulla "pietas", sulla concordia pura.
Prende forma l'articolazione istituzionale del potere comunale: l'Assemblea dei "cives", il Consiglio degli Anziani, il Consolato.
Con l'avvento del Comune si assiste a una forte espansione dell'economia mercantile della città e a una notevole crescita demografica.
Una serie di interventi sul tessuto urbano, conferiscono a Bergamo quell'impronta di città medioevale che ha conservato fino a oggi e che la rende celebre nel mondo (vedi 2).

 

                        
                                        Il Palazzo della Ragione visto da Piazza Vecchia

                                                            
                                       Palazzo della Ragione, con alle spalle la Cappella Colleoni


                         
                                                            


                                         

                                                                                     Lato di S Maria Maggiore

 

                          

                                                        La Loggia in Piazza Mascheroni

Alle porte della città si insediano i nuovi ordini di mendicanti, dei Domenicani e Francescani, sorgono nuove chiese, si aprono piazze, la comunità si organizza in arti e corporazioni di mestiere, si fondano confraternite e consorzi per l'assistenza ai poveri, tra i quali si distingue per importanza e ricchezza la Misericordia Maggiore
Il periodo dell'autonomia comunale si protrae sino alla fine del Duecento. Lotte intestine sempre più aspre e cruente, ingaggiate per il controllo del potere dalle maggiori famiglie cittadine, capeggiate da una parte dai Suardi (Ghibellini) e dall'altra dai Colleoni (Guelfi), portano nel 1295 i Suardi a chiedere l'intervento dei Visconti di Milano, sempre più ingerenti negli affari della città.
Il Comune comincia a perdere la sua forza e la sua autonomia.
Nel 1331 viene chiamato come paciere tra le fazioni il re Giovanni di Boemia, il quale impone la pace, anche se finiscono i diritti e le libertà comunali.
Per difendere, ma anche per controllare la città, si costruisce la Rocca (posta sull'altura di S Eufemia e indicata da specifici ritrovamenti come sede del "Capitolium" romano), simbolo del nuovo potere signorile.
Nel 1332 Azzone Visconti s'impadronisce di Bergamo e ha inizio la dominazione Viscontea.
Si costruisce la Cittadella e si completa la fortificazione del Castello di S.Vigilio.


                        

                                                                       La Rocca

                                      
                                        Via Colleoni, andando verso l'ingresso della Cittadella

                        
                    "La Torre della Campanèla"" in Piazza Mascheroni, all'ingresso della Cittadella



                      

                                                                  La Cittadella

Con il nuovo ordinamento statutario del 1354, la guida della città viene affidata a un podestà di nomina signorile, che presiede gli antichi organismi comunali, il Consiglio degli Anziani e il Consiglio Generale.
Ora Bergamo è una pedina nel gioco diplomatico e militare dei grandi stati regionali italiani, che per un secolo si fronteggiano per stabilire un equilibrio delle forze. Alla fine di queste lotte, Bergamo si trova a far parte, dal 1428, della Dominazione Veneta, sotto il cui dominio rimarrà sino al 1797. Fu questa instabilità infatti, che consentì a Venezia di intervenire e di occupare Bergamo, nonostante un tentativo dei Visconti per riassoggettarla (1437), respinto dalle truppe venete condotte dal capitano bergamasco Colleoni.

Note:

(1) I Longobardi riorganizzarono il territorio cittadino nel sistema curtense, dividendolo in due Corti Regie: una corte nella "civitas" e un'altra nella "curtis Murgula", sancendo quella suddivisione fra le "due" città che sopravvive ancora oggi.

(2) Il X e l'XI secolo Bergamo videro da una parte crescere il ruolo centrale della città alta (sede del Vescovo e quindi del potere civile e religioso), e dall'altra "consolidarsi i vici extraurbani formatisi per digitazione intorno alle strade uscenti dalla civitas" (è dall'inizio del X secolo che si ha la prima notizia della fiera del Prato di S. Alessandro, che segnò in modo definitivo la vocazione mercantile della città bassa).
Ma l'unità nella diversità si rafforzò ulteriormente a partire dal XII secolo, quando Bergamo conquistò l'autonomia comunale, con la quale "l'insediamento basso cominciava a ottenere anche lo stato giuridico di città mediante l'estensione dello "jus burgense" e la trasformazione dei vici in "burgi".
"Ma l'amministrazione del libero Comune non si limiterà a razionalizzare l'eredità urbana raccolta dai secoli precedenti; negli oltre due secoli di autonomia, sorretti da una straordinaria crescita dell'economia mercantile, gli interventi sulla città furono continui, e tali da conferire a Bergamo la struttura morfologica che la configurerà per secoli e che, ancora oggi, la rende in larga misura riconoscibile come città medievale. Risultano di capitale importanza: quelli indirizzati all'individuazione dei perimetri urbani, con l'estensione della cinta murata a inglobare i primi borghi esterni alla città alta e con l'esecuzione di grandi opere idrauliche che, derivando un canale dal F.Serio, circondarono l'area cittadina della piana con il "fossatum communis Bergami"; il consolidamento della nuova partizione della città in vicinie mediante la realizzazione di fondamentali servizi quali chiese e fontane; la meditata scelta di spostare, nella città alta, la piazza del mercato accanto al duomo di S.Vincenzo e, contestualmente, di iniziare nella stessa area la costruzione del palazzo del Comune e della grande chiesa cittadina di S.Maria Maggiore." (da "Lombardia", Touring Editore).
Grazie a questa nuova espansione economica quindi, si diede avvio alle costruzioni che segnarono il carattere medioevale della città alta: S.Maria Maggiore, Palazzo della Ragione, la Loggia, Piazza del Duomo, che divenne il centro fisico e religioso della città, le torri nobiliari (segno di potenza e distinzione) e il Fossato Communis Pergami (segno di forza commerciale), che avvantaggiò e accrebbe le attività artigianali e commerciali.
Venne inoltre esteso il perimetro delle mura (che ricalcavano il tracciato romano già esistente) a inglobare i primi borghi esterni alla città alta.

"Considerazioni sull'urbanistica di Bergamo in età romana", con ricostruzioni dei tracciati :
http://books.google.it/books?id=O5iuEaWU2FkC&pg=PA201&lpg=PA201&dq=bergamo



Fonti generali:
 

http://www.unibg.it/walledtowns/bergamo8.htm

Le Monete Della Zecca Di Bergamo - La monetazione a nome di Federico II,
a cura di Massimiliano Carrara

Comune di Bergamo - Via Carolingia

Guida D'Italia - "Lombardia" (esclusa Milano), Touring Club Italiano, Touring Editore.

Storia di Bergamo, Guide Travelitalia

 "Hinterland" numero 25, trimestrale di Architettura e Urbanistica, Marzo 1983, "Per una storia urbana di Bergamo", di Walter Barbero

Per inquadrare gli eventi nella storia :

Lombardia (esclusa Milano), GuidaTouring Club Italiano, nel capitolo "La Regione nel tempo", pag. 41

Dalle origini al Comune, un po' di approfondimento sul territorio bergamasco : http://www.fortificazionibergamasche.net/bergamo.htm

Sulla città medioevale in generale :
http://www.scuolascacchi.com/storia_abitazione/citta_medievale.htm


                                                                   (CONTINUA-)

* Questo lavoro è frutto dell'appassionata ricerca dell'Autrice, che ha un bellissimo blog dedicato alla propria città e ai suoi dintorni. E' coadiuvata dalle splendide immagini e dalle opere pittoriche di Claudio, apprezzabili nell'articolo, che è presente in originale al link: http://alessandra-creativefamily.blogspot.com/2010/04/storia-di-bergamo-parte-i-dalle-origini.html

 

Sezioni correlate in questo sito:

S. Maria Maggiore a Bergamo

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                                                                               Agosto 2010