'L'ottava
edizione del nostro annuale ed attesissimo Meeting si è svolta quest'anno
sul fiume, approfittando dell'ancora caldo clima. La meta prescelta è stata
Villa d'Adda (BG).Il ritrovo alle ore 11.30
all'autostrada ha subìto, come al solito, piccoli ritardi, ma in complesso
tutto è partito bene. Il fatto è che i numerosi partecipanti provengono da
diversi luoghi d'Italia e da diverse province.
Rivedere persone care, che
non si vedono da almeno un anno, è sempre un' emozione piacevole e che si vorrebbe
prolungare nel tempo. Quanti abbracci, strette di mano, baci, qualche volto
giovane e nuovo, ma diventa immediatamente amico. Avanti, sediamoci sulla
lunga tavolata. Quest'anno siamo oltre trenta persone. Non è semplice
interagire con ciascuna, ma si fa il possibile.
Si è parlato delle nostre
attuali ricerche, di nuovi progetti, di problemi vari, famiglia, chi manca e perchè,
pochissimo di lavoro (per fortuna), cercando di carpire i segreti di
chi sappiamo sta realizzando la Pietra Filosofale (eh eh eh ), oppure di chi
sa chi realizza i cerchi nel Grano e più tardi ha promesso le prove. Ma ci
sono amici che sono fuori da questi argomenti e ci raccontano altre loro
esperienze, ugualmente affascinanti. E' bello miscelare i vari racconti di
vita, è bello questo trascorrere in armonia una giornata simile. Al Meeting
nessuno alza la voce, si rispettano e stimano tutti, da sempre. E' come
avere collegate tante lampadine che al momento opportuno, per nostra
capacità, si accendono all'unisono.
La consegna dei gadgets è, per
la scrivente un momento delizioso, irrinunciabile. Ognuno tornerà a casa con
un piccolissimo ricordo materiale, da mettere insieme a quello affettivo.
Nel pomeriggio ci
siamo imbarcati sul
Traghetto di Leonardo,
che abbiamo preso proprio sotto il ristorante, per raggiungere la sponda
opposta, Imbersago, già lecchese.
Qualcuno ha già preso il volo
in auto, che pigrone! Gli altri, in gruppo, salgono sulla chiatta storica. Il traghetto
si dice 'di Leonardo' perchè si ritiene sia stato lui ad idearlo. Il
principio di funzionamento del traghetto è molto semplice: la corrente
dell'acqua, che garantisce la propulsione del natante, agisce su un grande
timone direzionale, posto tra i due scafi e manovrato dal conducente.
Contrastata mediante una fune guida tesa tra le due sponde la spinta lungo
il corso del fiume, che porterebbe il traghetto ad essere preda della
corrente stessa, rimane solo la spinta trasversale che muove
alternativamente l'imbarcazione tra una sponda e l'altra. Più forte è la
corrente, maggiore risulta la velocità del traghetto. Solo in caso di acqua
praticamente ferma si rende necessario l'intervento dell'uomo al momento del
distacco dell'imbarcazione dal molo, da tutti chiamato " Porto".
Che bella esperienza-
esclamano in molti -semplice ma nuova! Approdiamo sulla riva di Imbersago e ci incamminiamo per un bel trekking
tranquillo fra i sentieri boschivi, che costeggiano amabilmente il fiume
Adda. Qualcuno ha una sedia portatile, altri si abbeverano alle rare fonti
lungo il percorso, molti parlano e scattano fotografie:ottima iniziativa. La
flora e la fauna qui sono veramente interessanti e protette da quello che è
il Parco dell'Adda.
Sbagliamo strada. Ma nessuno
polemizza, sono cose che capitano, no? Si ride e si scherza. Qualcuno ci
imbecca di salire a sinistra... seguiamo il consiglio e ci va bene! La strada è giusta e così, in breve, dopo una veloce camminata, il gruppo
raggiunge la salita -scenograficissima -del santuario della Madonna del
Bosco:392 scalini! Guardiamo mia madre che batte tutti: non solo ha
camminato fino a qui senza lamentarsi, ma sale i gradini della 'Scala Santa' arrivando in cima. A 77 anni, complimenti!
Il Santuario della Madonna
del Bosco si trova alle porte di Imbersago, su un declivio lungo la strada
dell'Adda, proprio di fronte ai monti della Grigna e del Resegone,
scenario del capolavoro Manzoniano. Le sue origini si fondano su
un'apparizione mariana, avvenuta il 9 maggio 1617, a tre pastorelli locali.
La tradizione popolare vuole che la Madonna apparisse alle invocazioni di
una madre il cui bambino, assalito da un lupo, veniva, per Sua
intercessione, salvato dalle fauci dell’animale feroce. Fonti storiche
riportano l’evento miracoloso del ritrovamento di tre castagne fresche
dentro un riccio nel mese di maggio: e questo chiaramente fuori stagione. Da
una prima cappellina (scurolo), si è passati ad un edificio di notevoli
dimensioni, a pianta di doppio ottagono.
Dal 1817 al
1824 venne realizzata la Scala Santa, su disegno dell'ing. L. Rossi
della Cassina Framartino. Essa si compone di 392 scalini, collocati in senso
rettilineo fino a che si incontrano spazi di sosta e due bracci di scalette
simmetriche, che portano -sia a destra che a sinistra- al santuario stesso,
posto nel punto più elevato..
Al centro dello
spiazzo di sosta, quale fulcro di attenzione e di venerazione, troviamo la
grande statua in bronzo raffigurante Papa Giovanni XXIII, opera del maestro
Enrico Manfrini.
Al di sotto del Belvedere-sagrato, da cui si gode di una vista panoramica
notevole, si apre lo “scurolo” o cripta primigenia (Cappella del Miracolo).
Costruita nel 1632, accoglie la rappresentazione del miracolo per cui venne
eretto il Santuario. Figure in gesso a grandezza naturale ben illustrano il
miracolo della Madonna e la devozione popolare.
Questo gruppo un po' ormai allo stremo (ma no, dai!), non vede l'ora di
arrivare in cima e ...ce la fanno tutti!
Dopo le foto di
rito, mentre nel santuario c'è la Messa, ridiscendiamo e ci riportiamo al
porto, dove il traghetto di Leonardo ci riporta a Villa d'Adda.
Qualcuno deve
rincasare mentre, per gli irriducibili, c'è un programma niente male: la
visione di un dvd (L'oro di Demetra. Viaggio nella terra dei cerchi
nel grano)-realizzato da Alessandro Luè ed Andrea de Marinis (www.planetcircles.com)
- imperniato sul misterioso fenomeno dei Cerchi nel Grano. L'opera
contiene le interviste a Bert Janssen, Brian Lester, Peter Sorensen, Gary
King, Charles Mallet, Matthew Williams, che i due ricercatori hanno
effettuato negli ultimissimi anni in Inghilterra, durante i loro
sopralluoghi. Un video professionale, bellissimo, corredato di splendide
riprese sugli agroglifi, condito con musiche e narrazioni ad hoc. Le interviste gettano
una nuova verità sul mistero dei Crop Circles e sui circlemakers...Consigliato
conoscerlo!
In serata, dopo
aver trascorso in amicizia una giornata tra natura, cultura e misteri, ci si
saluta con l'affetto e la stima di sempre.
Grazie a tutti i partecipanti e
...Alla prossima edizione!